"ce qualcosa dentro di te, che è sbagliato e non ha limiti. ce qualcosa dentro di te, che è sbagliato e ci rende simili."
sono settimane cortissime. sfuggevoli come la sabbia fra le dita. indecisioni. la paura di fare un altro urlo attraverso il canyon. mentre lo si attraversa. toccando le pareti con un dito. perchè l'oblio è a rallenty. e non perdona.
"un bacio sporco sa, spogliarmi il cuore dagli incubi."
dopotutto è soltanto una casa. un rapporto che dovrà essere più stabile di quello che è. non si possono più cogliere i fiori anche dove non si può. bisogna essere stabili. coscienti. reali.
"vieni a fare un giro dentro di me, o questo fuoco si colmera da sè."
dipingo malumore quando non mi riesce nemmeno più di morire dentro. non ho ancora effettuato una vera e propria rinascita ma mi servirebbe. credo che mi prendero del tempo, qualche giorno, per distruggere il riflesso delle mie emozioni allo specchio di questi mesi a scatto singolo. è come resettare un sistema che non sa più cosa contiene. ormai è a scelta altrui, il suo contenimento. il suo scopo. trapezzisti nel cielo e fili alle mani. che non stringono. che non vengono strappati. una strada davanti ai piedi che sembra a fin troppo ovvia. linee stanche che prendono posizioni standard.
"nel tuo letto la novita, è fare a pezzi l'anima."
un cd che gira, e gira. stesse due canzoni da giorni che mi parlano di un vicolo cieco preso all'improssivo. che non porta. non porta da nessuna parte se non a un freno ulteriore della monotonia. ho voglia d battute italiane, di scherzi al telefono e di corse sotto la pioggia. ho voglia di un viaggio improvviso solo per il piacere di partire. ho voglia di sbornia per ricordarmi. per dimenticare. ho voglia d un altalena. di un telefono spento. di un foglio bianco. ho voglia d non aver una matita. credo si possa disegnare con la mente e sono sicura che sia il miglior esercizio che potrei fare. ho voglia di un progetto realizzabile e concreto. di un concerto all'aperto.
ho voglia di una sorpresa, ogni tanto.
una di quelle che ricordi nel tempo.
mi manca un libro da mangiare. ho voglia d un cane che fa le feste. di un campo di ulivi. di mille voci che tengono compagia. di una lucky strike. di un tuffo in piscina. ma molto lontano da qui.
ho voglia d non dover prendere decisioni ed essere una mongola almeno per un po. di non dover spiegare cosa ho fatto o dove sono stata o a che ora t sei svegliata e cosa fai oggi di bello.
"ma la violenza della stabilità è un modo di, morire per te."
potrei staccare la spina in qualsiasi momento e vivere il delirio da sola. scappare per berlino cosi per fare. senza nessuno che aspetta. che chiama. che rincorre. che urla. che buffa. che ride. per questo.
"Afterhours - La Vedova Bianca"
mi sparerò all'anima per amarti. in nessun altro modo potresti avermi in eterno. la voglia d scappare mi prenderà continua. perche io sono il viaggio. non ho un nome. e non voglio averlo.